Santuario Madonna della Sanità

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Santuario Madonna della Sanità Mappa



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Descrizione

Il complesso della “Sanità”, costituito dal grandioso santuario e dall’attiguo complesso di edifici nato come Casa per Esercizi Spirituali, con vari fabbricati, cortile, orti e giardino, è situato a circa tre chilometri dal centro della città di Savigliano, sulla strada provinciale per Villafalletto.
Il miracolo che origina il santuario si fa risalire al 1613, quando una ragazza contadina, insidiata dal maligno, fu salvata dall’intercessione della Vergine. Si costruì un pilone con l’immagine della Madonna che allatta il Bambino, affrescato – secondo la tradizione – dai noti pittori locali Arbaudi. In seguito la pietà dei fedeli trasformò il pilone in un’ampia cappella. Verso il 1720 si intraprese la costruzione di una vera e propria chiesa e vi si trasferì l’affresco miracoloso.
Gli altari laterali risalgono all’incirca al 1730. Nel 1743 si edificò la nuova facciata, quella tuttora esistente, sulla quale sono degni di nota l’ovale del 1749 in chiaroscuro raffigurante la Madonna del latte (nei secoli questa è diventata l’iconografia della Madonna della Sanità) e gli stemmi delle corone reali di Sardegna e di Francia, voluti da Maria Adelaide di Savoia nel 1784. Il fabbricato per gli esercizi spirituali fu iniziato nel 1752.
Essendosi nel frattempo accresciuta l’affezione dei saviglianesi e degli abitanti dei paesi vicini per questo culto mariano, ed essendo molto apprezzate le feste popolari che vi si svolgevano, si scostò la via pubblica e si intraprese la sistemazione del piazzale e dei viali alberati, intorno al 1831. Nella seconda metà dell’Ottocento una manica del complesso, oltre che adibita a casa del sacrestano, venne adattata a scuola elementare comunale, uso che continuò fino agli anni Settanta del Novecento.
Nel 2012 una parte del fabbricato che prospetta sui viali è stata trasformata per diventare Salone Polifunzionale in grado di accogliere devoti e visitatori, specialmente nei giorni della Festa della Madonna della Sanità (che cade sempre la prima domenica dopo l’Assunta). Il martedì successivo coincide con la Festa Patronale per i Saviglianesi.
L’interno della chiesa è stato oggetto di numerose trasformazioni, necessarie per mutare l’aspetto dell’antica cappella bassa e scura in un Santuario spazioso e luminoso.
Le ultime innovazioni estetiche (databili dal 1950 al 1970) hanno riguardato la costruzione della cupola, lo spostamento del campanile (ora a sinistra della facciata) e soprattutto la
zona absidale con un nuovo altare, balaustra e presbiterio rivestiti di marmi pregiati. L’altare maggiore (1956), posto al centro dell’abside e non più addossato al fondo, opera dell’arch. Oreste Garzino, fu ideato come un merletto che valorizza l’affresco originale del 1613 della Madonna del latte. Le volte della zona absidale sono state dipinte tra il 1965 ed il 1970 dal pittore torinese Ottavio Mazzonis, coadiuvato dal racconigese Nino Pirlato.
I due altari laterali celebrano S. Giuseppe agonizzante (altare a sinistra di chi entra) e S. Isidoro patrono degli agricoltori (altare di destra); i relativi dipinti sostituiscono opere più antiche e sono opera di Domenico Filannino (2008).
Una parte dei fabbricati antichi è stata ristrutturata recentemente per ospitare l’interessante Museo degli ex voto, dove, a cura dell’Associazione Attività e Cultura per Savigliano, sono esposte alcune centinaia tra le migliaia di ex voto che il Santuario ha ricevuto nei quattro secoli della sua attività. Sono stati selezionati sia tavolette dipinte sia ex voto su stoffa. Il Museo è visitabile nel mese di agosto nei giorni dei festeggiamenti patronali e negli altri periodi su prenotazione.
Nell’edificio ha inoltre sede la Casa Famiglia “Madre dell’Amore”.
Anche oggi la frequentazione del luogo continua ad essere imponente, sia per gli aspetti devozionali che ricreativi, per la presenza di un’area pic-nic, spazi per il gioco delle bocce, ed aree di sosta assai ombrose.

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