L’astronomo Schiaparelli

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L’astronomo Schiaparelli


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Descrizione

Nato a Savigliano il 14 marzo 1835 e morto a Milano il 4 luglio 1910, è stato un astronomo e storico della scienza italiano. Schiaparelli fu uno dei maggiori studiosi del suo secolo della storia dell’astronomia antica, ma fu soprattutto popolare presso il grande pubblico per le sue osservazioni al telescopio del pianeta Marte.
Da questi studi Schiaparelli fece tre pubblicazioni: “Il pianeta Marte” (1893), “La vita sul pianeta Marte” (1895) e “Il pianeta Marte” del 1909. Durante la grande opposizione del 1877 (In astronomia si ha l’opposizione di un corpo celeste rispetto a un altro, quando il primo corpo si trova nella direzione opposta, ovvero a 180°, dal secondo, rispetto all’osservatore. Una caratteristica particolare dei pianeti in opposizione è data dalla loro visibilità per l’intera notte) Schiaparelli osservò sulla superficie del pianeta una fitta rete di strutture lineari che chiamò “canali”.
Ma, anche a causa della traduzione errata che fece l’astronomo statunitense Percival Lowell di ‘canali’ in ‘canals’, al posto del più corretto ‘channels’, nacquero ipotesi sull’esistenza di ‘marziani’.
Giovanni Virginio Schiaparelli non fu solo astronomo, fu inoltre senatore del Regno d’Italia, membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia delle Scienze di Torino e del Regio Istituto Lombardo. Laureatosi in ingegneria all’Università di Torino nel 1854, studiò astronomia all’Osservatorio di Berlino sotto Johann Franz Encke e all’Osservatorio di Pulkovo sotto Otto Struve. Rientrato in Italia nel 1860, venne nominato “secondo astronomo” all’ Osservatorio di Brera e, nel 1862, direttore. Nel 1867 pubblicò la memoria “Note e riflessioni intorno alla teoria astronomica delle stelle cadenti”, nella quale teorizzò il nesso tra meteore e comete.
Nel 1877 iniziò i suoi studi su Marte. Morì nel 1910 ed oggi la sua tomba si trova al Cimitero monumentale di Milano. Tra i suoi risultati astronomici vi fu la scoperta dell’asteroide 69 Hesperia, il 29 aprile 1861, e la dimostrazione dell’associazione degli sciami meteorici delle Perseidi e delle Leonidi con le comete.
In onore di Giovanni Schiaparelli furono battezzati l’asteroide 4062 Schiaparelli, il cratere Schiaparelli sulla Luna, il cratere Schiaparelli su Marte e lo Schiaparelli Dorsum, una catena montuosa sulla superficie di Mercurio.