Cappella di San Nicola

I restauri degli anni settanta della cappella hanno portato ad una serie di sorprese tra cui la scoperta di un importante ciclo di affreschi precedentemente coperti da una Crocifissione, ora posta in sacrestia.
La cappella di San Nicola rappresenta un unicum in Piemonte, rendendo la Chiesa di sant’Andrea ancora più preziosa. Il ciclo di affreschi del milleduecento presenta infatti una Madonna in trono con bambino e angeli e le storie della vita di san Nicola. Benchè gli affreschi, tra i più antichi e notevoli della città, siano molto danneggiati, sono riconoscibili nel sottarco sinistro di ingresso alla cappella le figure di san Cristoforo e san Carlo Magno la cui corona, il mantello blu con i gigli di Francia e la mano destra inclinata verso il basso come se avesse lasciato cadere qualcosa sono ben distinguibili. Carlo Magno è infatti spesso rappresentato nel gesto di offrire il guanto, simbolo di amicizia o alleanze, ed è in questo caso indice del’influenza pittorica e culturale della vicina Francia oltreché dell’impatto politico segnato dalla sottomissione nel 1259 di Savigliano a Carlo d’Angiò, accolto dalla città come “il nuovo Carlo Magno, liberatore della Chiesa”.